Comunità energetiche rinnovabili per il decoupling del mercato elettrico

Il decoupling del mercato elettrico è realizzabile sin da ora senza assumere che il mercato della produzione rinnovabile debba subito o gradualmente basarsi in misura prevalente sulla contrattazione a lungo termine. Basta che un numero significativo di comunità energetiche dei cittadini scelga la produzione rinnovabile a costo praticamente fisso per un numero considerevole di anni.

Per il decoupling del mercato elettrico esistono già soluzioni introdotte con le Direttive europee del 2018 sulle rinnovabili e del 2019 sul mercato interno dell’energia elettrica.

La prima, normando l’autoconsumo collettivo su scala limitata (tipicamente il condominio) e più ampia (comunità energetica rinnovabile), la seconda, introducendo con la comunità energetica dei cittadini la possibilità di produrre energia elettrica anche con combustibili fossili, hanno dato una veste giuridica a pratiche già diffuse in alcuni Stati membri.

Il mercato elettrico disaccoppiato potrebbe già essere realtà

Se queste opportunità fossero state introdotte, com’era possibile, una decina di anni fa, con un numero significativo di comunità energetiche dei cittadini che avrebbero probabilmente scelto produzione rinnovabile, il mercato elettrico sarebbe già  disaccoppiato ad almeno il 60-70% per un numero considerevole di consumatori.

A questi in Italia andrebbero poi aggiunti anche i proprietari di ville e villette che hanno utilizzato le opportunità offerte dal bonus 110% (e che, a mio avviso, continuerebbero a farlo anche con uno stimolo finanziario più contenuto).

A parità di oneri per il bilancio dello Stato, sarebbe pertanto possibile offrire un sostegno maggiore a famiglie e imprese che ancora acquistano elettricità sul mercato.

Un mercato disaccoppiato consentirebbe una maggiore spesa per famiglie e imprese

Qual è il suggerimento che discende da questa situazione, oggi ipotetica, ma in futuro realistica? In tutti casi indicati, viene prevalentemente consumata produzione elettrica rinnovabile a costo praticamente fisso per un numero considerevole di anni. Anche i proprietari di una villetta hanno implicitamente stipulato con sé stessi questa forma contrattuale.

Per evitare di cadere sotto le forche caudine delle vestali del mercato esistente, con l’accusa di fornire una soluzione chiara, semplice e sbagliata, mi limito a porre una domanda:

il decoupling del mercato elettrico è realizzabile senza assumere che il mercato della produzione rinnovabile debba subito o gradualmente basarsi in misura prevalente sulla contrattazione a lungo termine?

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